Come usare Lovable da ingegnere (senza farti fregare dal wow effect)
Lovable in Stema: cosa abbiamo imparato e cosa puoi rubare dalla nostra esperienza
Consigli utili da rubare se stai già lavorando, o da usare nei colloqui se stai cercando lavoro.
👉 Lato non-tech: impressioni a caldo
La prima volta che apri Lovable ti senti invincibile.
Scriviamo un prompt, clicchiamo due pulsanti e… abbiamo costruito un’app. Dashboard, bottoni, flussi. Ti sembrerà di essere diventato full-stack in mezz’ora.
Il problema?
Non sai davvero cosa c’è sotto quella bella interfaccia. Non conosci la logica, la sicurezza, gli errori possibili.
Dopo una settimana abbiamo pensato che tutto il resto fosse “lento”.
Perché ci serve tempo per creare un endpoint? Perché non possiamo pubblicare subito?
Dimentichi (o non hai mai saputo) cosa significa “production ready”.
Confondi velocità con valore.
E poi succede una cosa ancora più pericolosa: vuoi costruire tutto.
CRM interni, dashboard, micro-tool per ogni problema.
Ma costruire è facile è costruire le cose giuste, che è difficile
Alla fine, la vera domanda che i nostri founder ci ricordano sempre è:
“Quello che stai facendo aumenta le possibilità che un ingegnere trovi lavoro?”
Se la risposta è no, finisce nel backlog 🙁
Stema Bonus Tip: quando un nuovo tool ti fa sentire onnipotente, fermati e chiediti “serve davvero al mio obiettivo o mi sto solo divertendo?”
👉 Lato tech: non perfetto, ma utile
Il nostro team tech ha reagito in modo diverso.
La prima paura è stata: “Ok, adesso ci sostituisce?”.
Poi abbiamo guardato il codice e no, non è pronto per la produzione.
Ma la cosa interessante è che l’intento c’è: il flusso logico, la struttura, l’idea di base.
Lovable è diventato il miglior generatore di POC (proof of concept) che abbiamo mai usato.
Ora le riunioni partono da un prototipo reale, cliccabile, invece che da wireframe o descrizioni vaghe.
E questo cambia tutto: l’allineamento è più veloce, le idee si concretizzano subito.
Non sostituisce il lavoro tecnico, ma lo anticipa, lo orienta, lo accelera nel punto giusto.
Stema Bonus Tip: tratta Lovable come un ponte tra “idea” e “codice”. Non come un sostituto, ma come un alleato per partire meglio.
👉 Cosa abbiamo imparato e puoi imparare anche tu dalla nostra esperienza
Lovable non ha risolto tutto. Non ha distrutto nulla.
Ma ha mostrato molto di noi: il nostro modo di pensare, le tensioni tra velocità e qualità, tra entusiasmo e rigore.
Per i non-tech, è stato un bagno d’umiltà:
Non sei uno sviluppatore, sei un builder con strumenti migliori ma gli strumenti non bastano.
Dove è più utile? Prototipi, test, MVP. Possiamo far risparmiare molto tempo a chi sviluppa, o fornire idee già validate su un’interfaccia. In Stema ci serve per testare idee, per i nostri clienti o per la community.
Per i tech, è stata chiarezza:
Non stai per essere sostituito. Stai per essere supportato con segnali più rapidi e concreti.
Dove è più utile? Anche qui: prototipi, test, MVP. Ma visti da chi deve capire una logica, un flusso o una struttura, per poi capire come costruire la stessa cosa per migliaia di persone.
E per noi di Stema, un promemoria fondamentale:
Oggi costruire è facile. Costruire le cose giuste resta la parte difficile.
Stema Bonus Tip: ogni volta che un nuovo tool promette di “fare tutto”, chiediti:
“Mi aiuta davvero a far trovare lavoro a un ingegnere?”
Se la risposta è no, lascia perdere.
Vi salutiamo con una foto del co-writer di questo articolo, il nostro CS Lead Elia
(giudice del primo hackathon di Lovable a Milano)

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